Eruzione imminente per i Campi Flegrei? Parla il Dott. Giuseppe De Natale
- Febbraio 20, 2025
- dalla Redazione
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Eruzione imminente per i Campi Flegrei? Nessuno può stabilirlo con gli attuali mezzi scientifici di cui disponiamo e quindi una tale affermazione provoca solo inutile allarmismo in una popolazione già provata dal continuo sciame sismico. In merito in una recente intervista si è così espresso il vulcanologo e sismologo dell’istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Giuseppe De Natale : “Da un punto di vista sismico, non c’è nulla da rassicurare. Quello che sta succedendo oggi è un processo estremamente semplice, prevedibile e previsto già da molti anni. A mano a mano che il suolo si alza, la sismicità aumenta, sia come numero di terremoti che per quanto riguarda la magnitudo massima. Il suolo si solleva perché c’è un aumento di pressione, è come se fosse un manometro di pressione. Con il sollevamento del suolo e dal 2006 ad oggi si è sollevato di 1,4 metri al centro di Pozzuoli, vuol dire che la pressione all’interno delle rocce aumenta. La pressione interna, oltre a far sollevare il suolo, spacca le rocce e quindi genera terremoti. Ecco perché dal 2006 e fino al 2018, i terremoti erano pochi e molto piccoli. Adesso che il suolo si è sollevato anche più del livello massimo raggiunto nel 1984, la sismicità è diventata peggiore di quegli anni.C’è un decreto Campi Flegrei che è stato convertito in legge che già è in vigore dal 12 ottobre del 2023. Il decreto prevede che si facciano delle verifiche sugli edifici pubblici e privati, almeno nell’area più a rischio che è ben determinata e anche abbastanza ampia secondo la legge, e provvedere a ristrutturare o ad evacuare a spese dello Stato, gli edifici che non sono in sicurezza. C’è anche una struttura commissariale che è stata istituita proprio per il decreto legge Campi Flegrei. Il problema sono i tempi. Se non si fa, prima o poi, qualche edificio particolarmente fatiscente collassa”.
Alfonso Maria Liguori
La psicoterapia aiuta a riconoscere e affrontare le emozioni intense
Senza giudizio, permettendo di esplorare il dolore e il lutto in modo sano.
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Il terapeuta può offrire un sostegno empatico, in grado di ridurre la solitudine e il senso di isolamento che spesso accompagna la perdita di un figlio.
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Molte persone imparano a vivere con il dolore senza che questo domini la loro vita, sviluppando nuove modalità per far fronte alla sofferenza.
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Sebbene la perdita di un figlio cambi profondamente una persona, la psicoterapia può aiutare a trovare nuovi modi di vivere e di relazionarsi con il mondo, pur mantenendo vivo il ricordo e l’amore per il proprio bambino.
Ogni percorso di lutto è unico, e il supporto psicoterapico può essere personalizzato per adattarsi alle esigenze e alle esperienze individuali di chi affronta questa sofferenza. Se qualcuno che sta vivendo un dolore simile si sente sopraffatto, cercare un terapeuta qualificato può davvero fare la differenza per poter affrontare il processo in modo sano.
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