L’Alleanza di Secondigliano controllerebbe criminalmente parlando Napoli e l’hinterland
- Febbraio 26, 2025
- dalla Redazione
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Quarta pagina
Un’organizzazione criminale potentissima, con centinaia di affiliati, fiancheggiatori e insospettabili prestanome. Professionisti, imprenditori, politici, amministratori, infedeli servitori dello Stato e funzionari pubblici comparirebbero sul libro paga dell’Alleanza di Secondigliano. A sugellare la nascita di questa holding del crimine i matrimoni delle sorelle Anna, Rita e Maria Aieta rispettivamente con i ras Francesco Mallardo, Eduardo Contini ed Ettore Bosti. Tre donne ci camorra con ruoli rilevanti all’interno della potente alleanza e determinate a mantenere saldo un legame che rende il gruppo ad oggi inattaccabile da parte degli altri sodalizi criminali operanti a Napoli e in provincia. Tante le attività di facciata controllate dall’Alleanza di Secondigliano per ripulire il denaro sporco: gioiellerie, ristoranti, discoteche, centri scommesse sportive, immobiliari, concessionarie per la vendita di auto e moto, rent car, centri benessere, etc. Un volume di affari impressionante che permetterebbe ai giovani rampolli dei potenti casati malavitosi e ai principali esponenti degli stessi di condurre un tenore di vita altissimo. Migliaia di euro per una serata goliardica o per il noleggio di una mega imbarcazione dove festeggiare con gli amici in una località esclusiva magari della costiera sorrentina o amalfitana, per non parlare ovviamente delle gettonatissime Capri e Ischia. Ma nessun accordo dura per sempre quando per lo mezzo scorre tanto denaro. Lo stesso legame di sangue tra le tre sorelle Aieta potrebbe nel tempo non bastare a frenare le mire espansionistiche delle nuove generazioni dei tre clan scatenando una guerra sanguinosa per il monopolio dei traffici illegali su Napoli e i paesi confinanti a nord e sud. Una situazione che potrebbe favorire quello che resta della Nuova Famiglia nel vesuviano, pronta ad approfittare di un momento di debolezza dell’Alleanza di Secondigliano per mettere le mani sulla preda più ambita, Napoli.
Alfonso Maria Liguori
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Senza giudizio, permettendo di esplorare il dolore e il lutto in modo sano.
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