Clan del vesuviano pronti a unirsi per sferrare un attacco decisivo al cuore di Napoli

Un’ipotesi inquietante quella avanzata da fonti vicine agli ambienti investigativi che vorrebbe i clan una volta all’apice della Nuova Famiglia pronti ad unirsi per conquistare criminalmente parlando Napoli. Quando parliamo di Nuova Famiglia ci riferiamo ad ex boss (collaboratori di giustizia da anni) del calibro di Carmine Alfieri e Pasquale Galasso. Delfino e primo consigliere del padrino Carmine Alfieri Pasquale Galasso resta ad oggi una delle figure di camorra più potenti in assoluto. Il boss originario di  Poggiomarino all’apice del suo potere mafioso poteva arrivare a chiunque, anche nelle più alte sfere  istituzionali.  A testimoniare il rango dell’ex ras  atti processuali relativi ai vari interrogatori a cui Galasso è stato sottoposto dai giudici dopo la decisione di collaborare con lo Stato. D’altro canto come si spiegherebbero altrimenti palesi anomalie ancora riscontrabili in alcuni enti e in grosse società per azioni presenti sul territorio: individui assunti in uno stato culturale che rasentava l’analfabetismo come per incanto, nel giro di pochi anni, prima diplomati e in alcuni casi addirittura laureati per poter ricoprire determinati ruoli chiave all’interno delle rispettive sedi lavorative.

In pratica la camorra ha piazzato negli anni fiancheggiatori in punti strategici del sistema produttivo campano (e non solo): un meccanismo perverso e brillante al tempo stesso che ha consentito (e forse in alcuni casi ancora consente) ai camorristi di avere voce in capitolo in ogni settore della società. Chi oggi nega di aver conosciuto Alfieri, Galasso, Fabbrocino, Cesarano, sovente ha fatto la fila per ricevere benefici e favori da questi personaggi i cui eredi potrebbero ancora dettar legge e imporsi a livello criminale sullo scacchiere campano. 

Alfonso Maria Liguori