Via Ponte dei Granili a Napoli continua a essere utilizzata quale discarica a cielo aperto. Degrado senza fine
- Aprile 5, 2025
- dalla Redazione
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Quarta pagina
Le responsabilità istituzionali ci sono tutte e non solo per lo stato di vergognoso degrado in cui versa via Ponte dei Granili a Napoli ma gran parte della periferia. Un’arteria che conduce alla zona industriale di Napoli, al porto, è perennemente invasa ai margini della carreggiata di rifiuti. Aree trasformate in oasi per prostitute e transessuali che si prostituiscono fin dalle prime ore del giorno. Implosione della società civile, osceno palcoscenico di una Napoli che continua a perdere colpi sotto l’incapacità e la malafede di chi la governa ad ogni livello.
Sul fronte sicurezza poi nemmeno a parlarne, quasi da annuncio pubblicitario :” AAA cercasi disperatamente presidio in zona forze dell’ordine”. Una realtà sotto gli occhi di tutti che per omertà ed egoismo si finge di non vedere. Solo parole e promesse da marinaio quelle dei politici che in periodo elettorale promettono mari e monti ai residenti per poi sparire sistematicamente per i successi 5 anni.
Le associazioni di volontariato, i comitati di quartiere, a cui indiscussa va la nostra stima, da soli non bastano : deve intervenire lo Stato e lo deve fare conscio delle responsabilità di una Repubblica sempre più distante dalle esigenze degli onesti cittadini.
In questo guano a sguazzare è la camorra e con essa le lobby settentrionali che vogliono Napoli e il meridione equiparati a realtà degradate del Nord Africa. D’altronde basta conoscere la storia, quella reale, per comprendere il disegno massonico da sempre messo in essere ai danni del Sud Italia attraverso strategie coloniali finalizzate a spogliare i luoghi di risorse materiali ed umane. A questo punto verrebbe quasi di gridare : ” Il Garigliano mormorò, non passi il settentrionale…”
Alfonso Maria Liguori
La psicoterapia aiuta a riconoscere e affrontare le emozioni intense
Senza giudizio, permettendo di esplorare il dolore e il lutto in modo sano.
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Per molti genitori, la perdita di un figlio è un trauma profondo. La psicoterapia può aiutare a lavorare attraverso le ferite emotive, riducendo l’intensità del trauma nel tempo.
Accettazione e resilienza

Attraverso la psicoterapia,
Molte persone imparano a vivere con il dolore senza che questo domini la loro vita, sviluppando nuove modalità per far fronte alla sofferenza.
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Sebbene la perdita di un figlio cambi profondamente una persona, la psicoterapia può aiutare a trovare nuovi modi di vivere e di relazionarsi con il mondo, pur mantenendo vivo il ricordo e l’amore per il proprio bambino.
Ogni percorso di lutto è unico, e il supporto psicoterapico può essere personalizzato per adattarsi alle esigenze e alle esperienze individuali di chi affronta questa sofferenza. Se qualcuno che sta vivendo un dolore simile si sente sopraffatto, cercare un terapeuta qualificato può davvero fare la differenza per poter affrontare il processo in modo sano.
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