Ormai non ci sono dubbi : la nuova ondata di violenza a Napoli e in provincia scaturisce da mire espansionistiche di spietate baby gang
- Aprile 29, 2025
- dalla Redazione
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Quarta pagina
Stese, ferimenti e rappresaglie compiute negli ultimi tempi a Napoli e in provincia sarebbero opera di spietate baby gang disposte a tutto pur di affermarsi nel cosiddetto “sistema”. Oltremodo violenti i componenti di questi neo clan si ispirerebbero a personaggi di note fiction sulla camorra : si vive alla giornata, si prende con prepotenza quello che la vita, secondo loro, non ha concesso e soprattutto si preferisce morire crivellati di colpi sull’asfalto o in una cella piuttosto che lavorare “sotto un padrone”. Emergono miseramente i fallimenti della cosiddetta società civile, schiacciante il peso dell’evasione scolastica, inoccupazione, prevenzione nei confronti di uno Stato che per migliaia di cittadini non è mai esistito. In certi contesti se vuoi stare tranquillo devi appartenere a qualcuno, non puoi certo rivolgerti alle autorità per avere giustizia. Bare enormi di cemento vedono nascere e crescere nell’abbandono assoluto da parte delle istituzioni ragazzi alla mercè di criminali senza scrupoli.
Soldati da mandare al macello, sicari da ingaggiare per poche centinaia di euro, qualche monile prezioso e uno scooter. In questo guano la camorra che conta si ingrassa e con lei i poteri occulti che permettono ai boss di accumulare enormi ricchezze.
Il terzo livello, massoneria, politica e camorra è una realtà : molti, troppi giovani ignorano questa triade dalla capacità distruttiva inimmaginabile che venera un solo dio, il potere e con esso suo figlio, il denaro. Occorrerebbe un’inversione di rotta immediata sul fronte politico/governativo per salvare i figli di Napoli da un destino crudele. La “questione meridionale” è stata creata a tavolino da falsi eroi del risorgimento e oggi ne paghiamo inesorabilmente le conseguenze.
Alfonso Maria Liguori
La psicoterapia aiuta a riconoscere e affrontare le emozioni intense
Senza giudizio, permettendo di esplorare il dolore e il lutto in modo sano.
Supporto emotivo
Il terapeuta può offrire un sostegno empatico, in grado di ridurre la solitudine e il senso di isolamento che spesso accompagna la perdita di un figlio.
Gestione del trauma
Per molti genitori, la perdita di un figlio è un trauma profondo. La psicoterapia può aiutare a lavorare attraverso le ferite emotive, riducendo l’intensità del trauma nel tempo.
Accettazione e resilienza

Attraverso la psicoterapia,
Molte persone imparano a vivere con il dolore senza che questo domini la loro vita, sviluppando nuove modalità per far fronte alla sofferenza.
Riorientamento della vita
Sebbene la perdita di un figlio cambi profondamente una persona, la psicoterapia può aiutare a trovare nuovi modi di vivere e di relazionarsi con il mondo, pur mantenendo vivo il ricordo e l’amore per il proprio bambino.
Ogni percorso di lutto è unico, e il supporto psicoterapico può essere personalizzato per adattarsi alle esigenze e alle esperienze individuali di chi affronta questa sofferenza. Se qualcuno che sta vivendo un dolore simile si sente sopraffatto, cercare un terapeuta qualificato può davvero fare la differenza per poter affrontare il processo in modo sano.
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