Degrado senza fine per via Ponte dei Granili a Napoli
- Febbraio 27, 2025
- dalla Redazione
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Quarta pagina
Lo stato di fatiscenza dei luoghi è vergognoso così come l’indifferenza da parte delle istituzioni. Utilizzato come discarica a cielo aperto, rifugio per extracomunitari irregolari e prostitute, prevalentemente transessuali, l’area incarna il degrado in cui ormai vegeta da anni buona parte della periferia partenopea. All’imbrunire terra di nessuno, percorsa da pregiudicati e balordi di ogni risma, la zona avrebbe dovuto subire nel corso del tempo bonifiche e ristrutturazioni logistiche al fine di ridare luce e decoro ai luoghi. Buoni propositi abilmente espressi sulla carta e su quella rimasti. Oggettive le difficoltà esistenziali dei residenti che non sanno più a chi rivolgersi per ottenere risposta alle richieste di bonifica. Siamo a confine con San Giovanni a Teduccio., feudo criminale del clan Mazzarella, storica patria del contrabbando e quindi mal vista da sempre dai signori della Napoli “bene”.
L’attenzione del governo e della politica locale è rivolta prevalentemente al “salotto buono ” della città, ovvero ai siti immortalati nelle foto rappresentative di Napoli o narrate nei versi di melodie senza tempo. Il resto è degrado, inciviltà, terra di camorra e prevaricazione violenta di ogni genere. Basta avvicinarsi a Napoli di poco e la scena cambia diametralmente. Si ha quasi la sensazione di trovarsi in due città diverse, in completa antitesi tra loro. Eppure questo sfacelo serve ai potenti, alle coscienze putride dei veri camorristi in giacca cravatta servi della plutocrazia settentrionale. Le lobby del nord provano orgasmi inimmaginabili etichettando Napoli, grazie a questi scempi voluti, quale realtà di “immondizia e camorristi”: quale migliore occasione per arricchirsi a dismisura sulle disgrazie di una terra bella ma dannata.
Alfonso Maria Liguori
La psicoterapia aiuta a riconoscere e affrontare le emozioni intense
Senza giudizio, permettendo di esplorare il dolore e il lutto in modo sano.
Supporto emotivo
Il terapeuta può offrire un sostegno empatico, in grado di ridurre la solitudine e il senso di isolamento che spesso accompagna la perdita di un figlio.
Gestione del trauma
Per molti genitori, la perdita di un figlio è un trauma profondo. La psicoterapia può aiutare a lavorare attraverso le ferite emotive, riducendo l’intensità del trauma nel tempo.
Accettazione e resilienza

Attraverso la psicoterapia,
Molte persone imparano a vivere con il dolore senza che questo domini la loro vita, sviluppando nuove modalità per far fronte alla sofferenza.
Riorientamento della vita
Sebbene la perdita di un figlio cambi profondamente una persona, la psicoterapia può aiutare a trovare nuovi modi di vivere e di relazionarsi con il mondo, pur mantenendo vivo il ricordo e l’amore per il proprio bambino.
Ogni percorso di lutto è unico, e il supporto psicoterapico può essere personalizzato per adattarsi alle esigenze e alle esperienze individuali di chi affronta questa sofferenza. Se qualcuno che sta vivendo un dolore simile si sente sopraffatto, cercare un terapeuta qualificato può davvero fare la differenza per poter affrontare il processo in modo sano.
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