Da anni collaboratore di giustizia ma ancora un mito per i giovani criminali napoletani : Luigi Giuliano, “o’ re”
- Aprile 6, 2025
- dalla Redazione
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Quarta pagina
Una dei capi indiscussi della Nuova Famiglia, potente e spietato ma al tempo stesso dotato di una vena artistica celata nel profondo di uno sguardo magnetico. Nel 2014 o’ Re si è diplomato “autore di testi” al Centro europeo di musica “Toscolano” diretto dal grande Mogol. Dalle pistole alla musica coltivando la propria passione artistica dal pentimento avvenuto nel 2001 quando ‘o re decise di collaborare con lo Stato.
Ma chi è realmente Luigi Giuliano? Un uomo che ha fatto il bello e cattivo tempo nella malavita napoletana negli anni d’oro del contrabbando, con roccaforte a Forcella. Un boss cresciuto sempre a stretto contatto con la gente dei suoi vicoli, del cuore di Napoli, una speranza per tanti diseredati emarginati dalle istituzioni e sbeffeggiati dalla Napoli “bene”.
Impressionante il volumi di affari gestito da Luigi Giuliano e abilmente diviso tra fiancheggiatori e insospettabili prestanome. Ridicolo pensare che la scelta di collaborare con i giudici sia costata a Giuliano la perdita del reale patrimonio accumulato: in merito restiamo fortemente scettici.
Un leader da bambino, rispettato prima che temuto a differenza di alcuni suoi fratelli che nel corso degli anni avevano rivelato un’eccessiva e sovente immotivata ferocia. Sono in tanti a sospettare che la scelta di “pentirsi” da parte di Luigi Giuliano sia direttamente collegata ad una valutazione negativa fatta dallo stesso nei confronti delle nuove generazioni di famiglia. Quando sei in cima puoi solo scendere, soprattutto se chi ti rappresenta non possiede le tue capacità criminali. Meglio allora salvare il salvabile e “passare la mano”.
Alfonso Maria Liguori
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