L’ombra sinistra della camorra guarderebbe con interesse alla penisola sorrentina. Spaccio di stupefacenti e usura le attività sulle quali investire
- Aprile 9, 2025
- dalla Redazione
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Quarta pagina
L’ombra sinistra della camorra punterebbe ad estendere il proprio raggio d’azione alla penisola sorrentina. Un nuovo investimento di capitali da canalizzare nello spaccio di stupefacenti e nell’usura grazie alla collusione con personalità della Sorrento bene. Nomi insospettabili che favorirebbero enormemente i boss nel piazzare affiliati e prestanome in punto strategici del territorio. Si parlerebbe di cifre da capogiro, per molti solo il consolidamento di un asse tra Napoli e la penisola sorrentina che non si sarebbe mai spezzato dai tempi della guerra tra la Nuova Famiglia e la Nuova Camorra Organizzata.
I clan partenopei avrebbero progressivamente ripulito parte dei proventi illeciti in attività alberghiere e ristorative di una zona considerata mecca del turismo in Campania.
Le ultime operazioni compiute dalla Guardia di Finanza relative proprio allo spaccio di stupefacenti e all’usura confermerebbero quella che ormai sembra ben più di un’ipotesi investigativa. Emergerebbero tra l’altro imperi immobiliari intestati a noti professionisti del posto ma in realtà nella disponibilità del mega sodalizio criminale denominato Alleanza di Secondigliano.
Tanti i giovani che si presterebbero, anche provenienti da famiglie per bene, al gioco del sistema abbagliati dalla lusinga di facili guadagni in tempi rapidi e soprattutto senza sforzi. Un miraggio che ancora conduce troppi ragazzi al bivio della lunga detenzione o della morte violenta. I pentiti potrebbero a questo punto fare la differenza squarciando il velo di omertà che proteggerebbe pezzi da novanta della penisola sorrentina in “giacca e cravatta”.
Alfonso Maria Liguori
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