Con il capretto ancora sullo stomaco a Ercolano si rivedono corazzate della politica pronte a scendere in campo per le prossime amministrative locali

In piena fase digestiva post abbuffata pasquale a Ercolano si rivedono in giro corazzate della politica pronte a stipulare alleanze e accordi in occasione delle ormai prossime amministrative locali. A meno di colpi di scena last minute assisteremo alla solita tornata dall’esito ampiamente scontato.

La politica si fa con i numeri e non con i buoni propositi purtroppo : questo qualcuno lo sa e lo applica con impietosa precisione. D’altronde chi al giorno d’oggi non ha problemi, più o meno diretti, legati al lavoro, alla condizione economica o magari a qualche controversia con le istituzioni risolvibile attraverso amicizie influenti.  Servi sciocchi si battono come leoni sui social contro il bersaglio indicato dai padroni per poi sparire letteralmente nel nulla una volta ottenuto il “posto” (a tempo indeterminato, determinato, part o full time). Allora l’amore per la città, la verità e la giustizia spariscono.

Per non parlare di consiglieri comunali che fino a 10 anni fa snobbavano il paese, pur essendo ercolanesi doc, definendolo realtà pessima e indegna della loro attenzione. Tra individualismi, megalomanie e paure di dover “tornare a lavoro” se non eletti Ercolano si trova a fare i conti con un immobilismo disarmante. Anche sul fronte della pubblica sicurezza gli ultimi avvenimenti non promettono niente di buono. Della serie : la filosofia del “tutto si fa perché nulla cambi” ad Ercolano impera  nell’accezione più ampia del termine.

Alfonso Maria Liguori