La cultura rende liberi e ci affranca dal giogo della società borghese. Cultura intesa nell'accezione più alta del termine e non ridimenzionata all'arido concetto di nozionismo fine a sé stesso. Tutta una farsa quella in cui viviamo contemplando sgomenti come meritocrazia e giustizia siano ormai chimere, concetti da catechismo in oratorio ma nulla di più. Per contare veramente qualcosa in una società talmente folle da penalizzare progressivamente la sanità e l'istruzione pubblica, occorre possedere ad ogni costo ed imporre poi la propria volontà sulla massa inerme. Come bovini incolonnati al mattatoio si attende la fine dopo una vita trascorsa ad elemosinare quello che toccherebbe, costituzionalmente parlando, ad ogni cittadino italiano per diritto. Un movimento intuì l'assurda condizione nella quale il Paese agonizzava ma sbagliò nettamente la metodologia d'intervento: parliamo delle Brigate Rosse, che optarono per un'improponibile lotta armata alle istituzioni dello Stato perdendo progressivamente unità e credibilità, anche a causa dei troppi sotto movimenti nati sulla scia delle BR come Prima Linea, Lotta Continua etc., agli occhi della classe operaia. Un concetto però lo avevano ben chiaro: lo stato borghese si abbatte, non si cambia.
Solo un folle penserebbe di poter cambiare qualcosa di talmente corrotto e colluso da rasentare il ridicolo. Intrallazzi, accordi sottobanco e magagne di ogni genere avvelenano l'Italia rubando sogni e aspirazioni a migliaia e migliaia di giovani. Basta con le favole della domenica, con le vignette dei fumetti di un tempo che esaltavano la figura dei super eroi senza macchia. La realtà nella quale viviamo è ben diversa e non lascia presagire nulla di buono per il futuro. Obbligati dal disastroso epilogo del secondo conflitto mondiale a prostituirci all'occidentalismo prima e alla furia produttiva dagli occhi a mandorla poi viviamo passivamente eventi nazionali ed esteri illudendoci di poter avere voce in capitolo, ad esempio all'interno del parlamento europeo. Chiacchiere e nulla di più: chi conosce la storia sa quanto poco contiamo a livello mondiale e quale scarsa considerazione si abbia, al di la delle individualità geniali nei vari settori, per l'Italia. Ovviamente la politica è pronta a convincerci del contrario preoccupata com'è di perseguire interessi massonici animati da potenti oligarchie. Il resto solo tempo perso, aria fritta, nulla. Quadro catastrofico? No, solo presa d'atto dei tempi in cui viviamo e delle nefaste conseguenze di quelli dai quali veniamo caratterizzati da folli dittatori e affaristi senza scrupoli.
Alfonso Maria Liguori