Le strade di Napoli e dell'hinterland inondate di crack dai pusher della camorra. Il basso costo della sostanza stupefacente dagli effetti devastanti sulla salute dei consumatori favorirebbe enormemente il mercato dello spaccio gestito, al minuto, da ragazzini poco più che adolescenti. Abbagliati dal miraggio di un facile guadagno a fatica zero le giovanissime pedine del sistema rischiano il carcere e la vita ogni giorno per le strade di una città fuori controllo sotto il profilo della sicurezza pubblica da tempo. Duole fare questa precisazione ma non ci siamo mai allontanati dalla cronaca reale dei fatti e non siamo interessati a favorire alcun potere politico che persegua l'interesse di pochi a discapito della massa. Ma cos'è esattamente il crack? Il Crack è una sostanza stupefacente nata in America e diffusasi a partire dagli anni ottanta. Ricavata tramite processi chimici dalla cocaina, viene assunta inalando il fumo dopo aver sciolto i cristalli. Provoca psicosi, stati paranoici, schizofrenia aggressività e alienazione. Vengono utilizzate pipe apposite di vetro o ricavate spesso da bottiglie di plastica modificate o lattine. Si chiama così per gli scricchiolii che provoca  quando si scalda. Un consumo continuato e prolungato può portare all’alienazione dell’individuo con sintomi simili alla schizofrenia, a una forte aggressività o a stati paranoici accompagnati da deliri e allucinazioni. La morte di solito può sopraggiungere per overdose (bastano 800 mg), per colpo di calore e arresti respiratori e/o cardiaci, nonché per ictus o infarto. Mentre i potenti si dividono l'Italia e speculano sulle potenzialità del Sud i giovani continuano a morire per strada arricchendo la camorra che sul loro sangue costruisce imperi economici facendo crescere figli e parenti nel lusso più sfrenato.

Rampolli di  potenti clan nel weekend  spendono più di mille euro spostandosi in auto/moto potenti con monili preziosi e abiti griffati : pensando alla paga media di un operaio, per chi ha la fortuna di essere inquadrato regolarmente, è facile calcolare l'indotto di un'economia fuori legge che muove cifre esorbitanti. Oggi a Napoli e in provincia è tutto un apparire soprattutto tra le nuove leve: dal linguaggio alle movenze ci si atteggia a boss, si ostenta continuamente quello che si possiede vegetando nella stragrande maggioranza dei casi in uno stato d'ignoranza vergognoso. Non parliamo poi dell'evasione scolastica nell'età dell'obbligo e della falle istituzionali che facilitano enormemente la vita ai camorristi. I giovani usano droga perché inseguono la cultura dello "sballo", dell'eccesso ad ogni costo, orfani come sono di riferimenti puliti e principi sani che dovrebbero essere loro inculcati da uno Stato sordo alle esigenze della popolazione. Il dramma è che non si vuole combattere realmente e a monte lo spaccio di stupefacenti: troppo alti gli interessi in gioco e la collusione ad ogni livello con il sistema. Il dio denaro impera lasciandosi alle spalle una sinistra scia colorata dal sangue di giovanissimi tossicodipendenti. 

 

Alfonso Maria Liguori