"Tuteliamo i diversamente abili nella certezza di interagire con persone dalle enormi potenzialità". Con grande trasporto torna sul tema la scrittrice-imprenditrice nel settore marketing Chiara Martini. Senza mezzi termini Chiara Martini pone l'accento su una questione che ancora suscita notevole sconcerto tra le persone cosiddette "civili":" Mi duole costatare come ancora tante, troppe persone, siano stupidamente prevenute nei confronti dei diversamente abili. Un preconcetto figlio dell'ignoranza e della sub cultura dell'apparire ad ogni costo che non lascia spazio ai sentimenti. Anche nella sfera sessuale i portatori di handicap devono essere tutelati perché sacra è la dignità di un essere umano in ogni sua espressione. Quando faccio l'amore, quando dono benessere psico/fisico a chi si affida alle mie cure non guardo freddamente all'spetto fisico del cliente ma alla persona nella sua completezza. Perché allora negare una prestazione stellata ad un uomo solo perché non dotato di una fisicità prorompente, di un corpo scultoreo. Non immaginate la profondità d'animo di chi nel momento del piacere esprime profonda gratitudine a colei che è stata in grado di soddisfare i suoi più intimi desideri senza mai farlo sentire inadeguato. Una persona intelligente e di cultura è innanzitutto una persona libera: da stereotipi falsati, modelli inflazionati e preconcetti figli dell'ipocrisia borghese. Individui pronti a puntare il dito contro Tizio o Caio,  ad ostentare una rettitudine morale che non gli è mai appartenuta.

Senza addentrarmi nel concetto di morale, discorso lungo e complesso, vorrei solo puntualizzare i limiti e le disfunzioni di una società che premia i peggiori a discapito dei migliori. Sovente ci illudiamo di essere superiori a chi convive con deficit psico/fisici commettendo un grossolano errore. Nella vita il più forte non è quello che colpisce più forte ma chi sa incassare, andare giù e rialzarsi in tempo utile più forte di prima. L'idea di poter donare felicità, eccitazione ed orgasmi profondi a persone diversamente abili è per me motivo d'orgoglio. *Il vero viaggio di scoperta non consiste nel trovare nuovi territori, ma nel possedere altri occhi, vedere l'universo attraverso gli occhi di un altro, di centinaia d'altri: di osservare il centinaio di universi che ciascuno di loro osserva, che ciascuno di loro è* : Marcel Proust aveva intuito quanto miserabile e finito sia lo spazio d'osservazione ristretto nei limiti dell'orizzonte personale evidenziando, al contrario, la profondità universale di chi osserva con mille occhi senza trovare dinanzi a sé alcuna barriera o limite di sorta".

 

Alfonso Maria Liguori