La notte è stata sempre oggetto di studio e di ispirazione da parte di scienziati, filosofi, letterati. L'influenza della Luna, il fascino sinistro e sensuale dell'oscurità, la trasgressione legata al colore stesso della notte hanno suggerito romanzi, dato vita  a personaggi mitologi dalle caratteristiche agghiaccianti e nel contempo accattivanti. In merito è intervenuta la scrittrice-imprenditrice nel settore marketing Chiara Martini:" Sono profondamente affascinata dalla notte intesa quale scenario ideale nel quale realizzare le fantasie più spinte, i desideri repressi, mettendo a nudo la nostra vera identità sotto il profilo anche sessuale. Siamo ormai immersi in una società che abbaglia con la luminosità di ipocrisie scontate e schemi talmente cinici da rasentare il diabolico. Si assiste impassibili a genocidi, allo sterminio di intere popolazioni solo perché non costituiscono fonte di guadagno per i potenti né strumento per accrescere il potere di chi decide le sorti del pianeta.

Immersa nell'oscurità amo rimirare la luna che si riflette nel mare trasformandomi quasi in una sirena dal richiamo irresistibile per chi sceglie la mia persona per il proprio benessere psico/fisico. I corsi e ricorsi della storia ci insegnano come tutto sia relativo, precario, destinato a mutare con la velocità del vento. Calarsi in un personaggio, assumere ad esempio il ruolo di dominatrice in determinate circostanze eleva esponenzialmente la qualità di una prestazione che rapisce completamente il cliente. *Il pubblico scambia facilmente colui che pesca nel torbido con colui che attinge dal profondo* : echeggiano nella mia mente le parole di Friedrich Nietzsche che ammonisce dal farsi influenzare da chi vorrebbe spacciare cialtroni e falsi idoli per modelli da emulare soprattutto per i giovani.

Il piacere, che si parli di una carezza o di un orgasmo sfrenato, è purezza, complicità, rispetto reciproco e desiderio di varcare i confini dell'ordinario in nome di una trasgressione che affonda le radici nella nascita stessa del genere umano. Il godimento vero è antidepressivo per eccellenza, vittoria dell'essere sul non essere, affermazione schiacciante della voglia di vivere su qualsiasi cultura disfattista. Non è mai volgarità, approssimazione, qualunquismo spicciolo. Rammentiamolo sempre nella ferrea convinzione di essere molto di più di quanto tanti vorrebbero farci credere...

 

Alfonso Maria Liguori