Coscienzioso e amorevole padre di famiglia Francesco Marrazzo, giovane II Ufficiale di Navigazione, si è così espresso in merito ad una professione estremamente affascinante ma dalle grandi responsabilità. " Avendo navigato - ha dichiarato Marrazzo - per lunghe tratte che mi hanno portato dal West Africa al Nord Europa e in Sud America, ho avuto modo di vivere la navigazione in modo completo, sotto il profilo sia professionale che umano. Conoscere culture diverse, visitare paesi lontani allarga la mente favorendo quel processo di sana globalizzazione a cui la società dovrebbe tendere. A bordo si vive a stretto contatto gli uni con gli altri : perché questa convivenza sortisca un effetto positivo sotto il profilo sia produttivo che sociale occorre rispettare scrupolosamente ruoli e gerarchie, dando tanto spazio all'elemento umano quanto a quello strettamente tecnico. In poco tempo ci si trova a dover prendere decisioni da cui può dipendere la vita dell'equipaggio e l'incolumità della nave. In tal senso è necessario operare sempre con grande senso di responsabilità in un gioco di squadra che vede nel comandante il regista. Ogni ufficiale riceve dal Master al momento dell'imbarco delle deleghe a cui ottemperare, responsabilità da assolvere nel migliore dei modi nell'interesse generale. Nulla deve e può essere lasciato al caso. Una manovra particolare, una situazione anomala in navigazione richiedono sangue freddo, preparazione e sempre prudenza: mai lasciarsi andare all'eccessiva sicurezza nel corso di interventi considerati routine, un errore che può avere conseguenze gravissime, perfino letali.

Occorre essere anche un pò psicologi, nel senso che ogni problema portato all'attenzione di un ufficiale da parte di un componente di bordo deve essere affrontato con tatto e nel contempo fermezza al fine di evitare reazioni spropositate o apatia operativa da parte del soggetto. Chi vive il mare è a diretto contatto con la natura : un'esperienza estremamente stimolante nell'accezione più completa del termine. E' necessario però iniziare da allievo con il piede giusto, imparando a dosare entusiasmo e buon senso, desiderio di avventura e rispetto delle regole. Come in una catena di montaggio a bordo ognuno deve saper stare al proprio posto se si vuole produrre meglio e di più. Ai giovani che volessero intraprendere questa professione dico di studiare con passione e attenzione, di potenziare da subito la padronanza delle lingue con particolare riferimento all'inglese. Inutile negare la sofferenza provocata dal vivere lontani dalle famiglie per un periodo medio/lungo: tanta la nostalgia provata soprattutto in determinati periodi dell'anno come il Natale. Tuttavia per amore del proprio lavoro chi ha scelto il mare deve imparare a convivere anche con la solitudine traendo energia dal pensiero di riabbracciare, comunque, dopo il periodo di imbarco parenti e amici fiero di aver svolto con perizia il proprio dovere. La marina italiana, militare e mercantile, ha una grande tradizione che inorgoglisce chi come me ne fa parte. A noi il compito di trasmettere alle nuove generazioni valori e principi idonei ad affrontare con successo questa grande sfida con sé stessi : match da combattere lontani da casa, a tu per tu con l'immensità del mare".

 

Alfonso Maria Liguori