Riti satanici, camorra e massoneria deviata: continuano a pervenirci segnalazioni di macabri rituali consumati in zone anche "in" di Napoli. Un fenomeno che coinvolgerebbe anche insospettabili professionisti, giovani studenti provenienti da famiglie agiate, malavitosi alla ricerca di protezioni superiori negli scontri con camorristi rivali e persino insospettabili casalinghe che avrebbero il ruolo di portavoce e faccendiere delle presunte sette. Quando si parla di satanismo occorre essere estremamente cauti: spesso si confonde il culto di Satana con pseudo orge a base di sesso e stupefacenti. Proprio le allucinazioni causate dall’uso di acidi mischiato con alcol darebbe agli adepti la sensazione di entrare in contatto con entità superiori e riceverne relativa protezione. Si parlerebbe anche di cifre rilevanti raccolte dai seguaci che potrebbero essere tassati dal “maestro” per l’acquisto di materiali e sostanze utili alle varie cerimonie. Il pericolo è che qualche minorenne incauta possa essere attratta, per innata curiosità giovanile, dalle pratiche sataniche e trovarsi poi coinvolta in squallide storie di sesso, droga e violenza. La vergogna di essere scoperte, la paura della reazione dei genitori , potrebbe indurre le ragazze al silenzio. E’ opportuno usare il condizionale perché quando si parla di ipotesi di reato di tale entità nulla può essere lasciato al caso. Ancora una volta la prevenzione giocherebbe un ruolo fondamentale: parlare ai ragazzi nelle scuole, nelle associazioni, nelle parrocchie, esortali a denunciare alle autorità competenti qualsiasi anomalia comportamentale riscontrata all’interno della comunità inerente a strani rituali e insane proposte. Della serie: Napoli si potrebbe presto trovare a fronteggiare un altro nemico poco visibile ma radicato nell’humus della società più di quanto si possa immaginare.
Alfonso Maria Liguori