"Tuteliamo il mondo dell'infanzia dai pericoli di una società malata": intervento della scrittrice - imprenditrice nel settore marketing Chiara Martini. Forte, inequivocabile il messaggio lanciato da una professionista da sempre vicina a delicate tematiche sociali con particolare riferimento allo sfruttamento minorile e alla violenza ai danni dei bambini. "A volte il cosiddetto orco - ha precisato Chiara Martini - si nasconde in ambienti apparentemente insospettabili, in contesti sociali superiori alla media, magari perfino vicino ad attività no profit. Questo camuffamento gli serve per allontanare qualsiasi sospetto dalla sua persona, per sviare indagini che finiscono con incontrare incredibili difficoltà. Spesso il muro di omertà che certa gentaglia è in grado di edificare con incredibile rapidità : barricata eretta in alcuni casi con la complicità forzata delle vittime, con la paura di ritorsioni, di non essere creduti e passare agli occhi della gente quali ricattatori di una personalità benestante. Il problema è tanto complesso quanto purtroppo presente in ogni strato della società. Squallidi personaggi credono attraverso la possibilità finanziaria di poter comprare tutto, compresa la disperazione delle persone meno fortunate sotto il profilo economico. Scelgono le vittime accuratamente, guadagnano la loro fiducia per poi colpire con devastante crudeltà. Pensiamo al danno subito da un bambino che ha subito molestie psico/fisiche da parte di un adulto che magari chiamava "zio", di quella figura adulta talmente vicina alla famiglia da essere più presente di un parente stesso. Ad ogni esponente della società civile il compito di vigilare perché certi vergognosi scenari non si ripetano.

Tutelare i più piccoli vuol dire anche costruire comunità migliori del domani in cui rispetto per i diritti umani, meritocrazia e senso di giustizia non siano solo chimere. *Non c'è a questo mondo grande scoperta o progresso che tenga, fintanto che ci sarà anche un solo bambino triste*: mi sento perfettamente in linea con le parole di Albert Einstein, con il pensiero di un uomo di genio che aveva compreso come nulla meriti più rispetto dei bambini. Non esitiamo a rivolgerci alle istituzioni preposte nel caso di gravi indizi di violenza nei confronti dell'infanzia : no assoluto alla violenza psico-fisica sui bambini, smascheriamo il bruto e facciamo si che possa essere perseguito come merita dalle leggi della Repubblica, unico vero referente per ogni onesto cittadino". Grazie Chiara, il suo messaggio contribuisce a tenere alta l'attenzione su una questione che rovina l'esistenza di tante, troppe giovanissime vite sovente in una deprimente indifferenza. 

 

Alfonso Maria Liguori