"Regaliamo piacere e benessere senza ferire i sentimenti altrui" : monito della scrittrice- imprenditrice nel settore marketing Chiara Martini. "Una professionista - ha spiegato Chiara Martini - espleta la propria prestazione sempre nel rispetto del cliente. Si possono realizzare mille fantasie e altrettanti intriganti giochi di ruolo ma non scherzare con i sentimenti altrui. Mi riferisco allo stratagemma adottato da improvvisate operatrici del settore che una volta individuato il soggetto possidente e fragile emotivamente tendono a farlo innamorare per poter poi speculare sul suo stato emotivo. Niente di più scorretto, sleale, indegno di una persona che servi in sé un briciolo di coscienza. Quando mi congedo da un cliente mi lusinga e gratifica l'idea di saperlo felice non solo per la qualità della prestazione ricevuta ma anche per la trasparenza in merito alla natura della stessa. Non mi permetterei mai di speculare su un sentimento nobile come l'amore per aumentare il fatturato: ecco questo è un particolare che distingue nettamente le accattone disperate da chi del benessere psico/fisico da donare al prossimo ha fatto professione. Nella vita esistono delle regole non scritte ma assolute se si vuole interagire costruttivamente con chi interseca il nostro cammino. Onestà, lealtà, chiarezza, rispetto per i sentimenti altrui: queste le fondamenta per andare sempre a testa alta, fieri delle proprie azioni, del proprio lavoro, del proprio essere. Alla gogna moralisti della domenica e predicatori del *fate come vi dico ma non come agisco*. I

ndividui che hanno rovinato intere generazioni inculcando un travisato concetto di morale, utilitaristici principi, dottrine scopiazzate da testi sacri e abilmente adattate di volta in volta per l'occasione. Gente che parla di giustizia e grida continuamente allo scandalo nascondendo poi le più aberranti depravazioni, incapace di muovere un dito per aiutare persone in difficoltà esistenziale ma sempre pronta a condannare chi osi ragionare con la sua testa senza seguire passivamente il gregge. Impariamo a comportarci in ogni occasione nel modo adeguato, spezziamo il cordone ombelicale che ci lega ad un sistema corrotto e ipocrita che non concede spazio né tempo ai più deboli. Dando il massimo in una performance, rimirando l'intensità del piacere raggiunto dal cliente in un'atmosfera inebriante, leggendo soddisfazione negli occhi dello stesso mi convinco di quanto stia agendo secondo le regole del buon senso e del vivere civile nell'accezione genuina del termine e non populista. L'amore, quello vero con la A maiuscola, non si vende né si mercanteggia: attenti a non cadere in una trappola che può causare tanta sofferenza e provocare ferite difficilmente cicatrizzabili". 

 

Alfonso Maria Liguori

 

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