"Gli eccessi non servono ad altro che a rovinare una bella prestazione": senza mezzi termini la scrittrice - imprenditrice nel settore marketing Chiara Martini pone l'accento sull'inutilità di lasciarsi andare ad inutili eccessi:" Una professionista - ha dichiarato Chiara Martini - deve avere sempre il controllo di sé in ogni circostanza. Non confondiamo l'ecletticità, la fantasia, la capacità di creare situazioni che eccitino il cliente con eccessi dai risvolti perfino pericolosi. Eccedere con l'alcol o abbandonarsi all'uso di determinate sostanze sono solo segnali di insicurezza, mancanza di autostima, frustrazione nei confronti di uno stato di grazia che ci si illude possa essere raggiunto solo in stato di ebrezza. Nel settore in cui opero alcune improvvisate accompagnatrici tendono a stordire, con vari mezzi, il cliente al fine di strappare da quell'incontro il massimo profitto con il minimo impegno. Ancora una volta si concretizza l'avidità e la disonestà di molte persone: non esistono scorciatoie, qualsiasi sia il contesto in cui operiamo occorre offrire il meglio di sé con lealtà e rispetto per il prossimo. Un cliente è innanzitutto una persona che ha creduto in noi, nelle nostre capacità e nella nostra discrezione: doveroso trattarlo con il massimo riguardo mostrando come la qualità si palesi anche attraverso piccoli gesti che vogliono però dire tanto...

Si può essere belle come statue, accattivanti, ma barcollare mezze ubriache su una barca o durante una festa frequentata da gente "in" è solo indice di pochezza, nulla di più. Ben venga la sana goliardia, l'euforia dello champagne o di un buon cocktail sorseggiato in un'atmosfera intrigante. Ben altra cosa ubriacarsi fingendo poi di voler dare vita ad una festa nella festa fatta di risate isteriche, scherzi grossolani e ostentazioni volgari della propria fisicità. Il cliente "up" esige classe dall'accompagnatrice: sembra facile ma tale richiesta va ottemperata con grande maturità e capacità di valutazione del contesto in cui ci si trova.

Abbiamo già evidenziato come in un istante la scena possa cambiare, sopraggiungere qualcuno che non sarebbe dovuto essere sul posto: situazioni che richiedono lucidità, prontezza d'animo e soprattutto tatto da parte dell'operatrice per non mettere seriamente in difficoltà la persona che accompagna. Attenzione poi alle finte professioniste che insistono con il voler far provare al cliente cocktail di loro invenzione o strani miscugli: potrebbe trattarsi di bevande trattate con farmaci al fine di narcotizzare la persona e derubarla, o magari fotografarla in pose scomode per poi ricattarla. Ecco perché non mi stancherò mai di dire massima selezione nella scelta della professionista : un'imprudenza potrebbe costare veramente cara. Il fine è divertirsi non vivere un incubo che potrebbe durare veramente a lungo e compromettere la serenità di un cliente che ha tanto da perdere".

 

Alfonso Maria Liguori