Non sempre la vita ci sorride e gli eventi scorrono positivi. Ci troviamo spesso a fare i conti con una società per molti aspetti ancora sessista e prevenuta nei confronti delle persone che ragionano con la loro testa senza seguire "percorsi di branco". In queste difficili parentesi a fare la differenza nella vita, soprattutto della donna, è la resilienza. In psicologia questo termine viene usato per indicare la capacità di una persona di affrontare e superare un evento traumatico o un periodo di difficoltà. In altri termini parliamo di resilienza per indicare la capacità del soggetto di adattarsi alle avversità senza cedere al vittimismo spicciolo o al fatalismo rinunciatario. In alcuni ambiti lavorativi, dove si opera per donare serenità e benessere psico-fisico alla clientela, una simile "corazza" permette di affrontare con determinazione e lucidità situazioni che mettono a dura prova l'individuo. Chi orbita nel mio circuito produttivo è chiamato costantemente a dare il meglio di sé mettendo in campo capacità interpretative e notevole predisposizione all'adattamento senza mai perdere di eleganza e femminilità intesa nell'accezione più intrigante del termine. A volte con uno sguardo possiamo emettere una tale energia da fulminare chi ci sta di fronte, proiettando l'essenza profonda del nostro essere condita dalla positività che solo gli occhi profondi di una donna possono esprimere. Di contro deporre le armi dinanzi alle difficoltà, sentirsi perseguitati dalla vita o peggio dalla "mala sorte" evidenziano limiti cognitivi e barriere mentali talmente spesse da condizionare fortemente il rapporto con gli altri. La resilienza si può esprimere con un gesto, con la fierezza e sensualità dell'andatura, disarmando l'altro con una naturale predisposizione al confronto costruttivo e leale. Perché recitare eternamente il ruolo di vittime quando spesso siamo carnefici di noi stessi. Non addossiamo ad altri colpe che in realtà appartengono solo a noi. Impariamo dagli errori, alziamoci da una sconfitta per diventare più forti e vincere in futuro, sforziamoci di realizzare il presente ottimizzando gli istanti che lo materializzano. E' facile scappare dalle proprie responsabilità, ghettizzare la nostra vita in nome di falsi principi e costumi stereotipati. “Il mondo spezza tutti quanti e poi molti sono forti nei punti spezzati. Ma quelli che non spezza li uccide. Uccide imparzialmente i molto buoni e i molto gentili e i molto coraggiosi. Se non siete fra questi potete esser certi che ucciderà anche voi, ma non avrà una particolare premura” : ho sempre fatto mio il pensiero di Ernest Hemingway ritenendo ogni avversità superata occasione per diventare più forte, vera, pronta ad affrontare con lucida determinazione qualsiasi circostanza avversa. Dobbiamo imparare a tenere duro, a non gettare la spugna, così come diceva la "lady di ferro"  Margaret Thatcher. 

 

Chiara Martini 

 

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