"Donare piacere psico/fisico è un'arte sopraffina : nulla di banale o scontato" : esordisce così Chiara Martini, puntualizzando come per essere professionali nel suo settore occorra essere in possesso di caratteristiche specifiche che vanno dalla cultura personale alla cura continua del corpo senza mai tralasciare la componente psicologica. "Sembra facile - ha precisato Chiara Martini - realizzare i desideri di una persona che si affida a noi per il proprio relax ma al contrario l'ottimizzazione dei servizi offerti richiede fasi preparatorie tutt'altro che banali. Innanzitutto occorre entrare pienamente in sintonia con l'altro, sgretolando il muro di prevenzione che gli impedisce di aprirsi completamente all'operatrice. Nel contempo è necessario proiettare la persona in una location che si presti alle sue aspettative, che richiami sapori e sfumature di una libido anestetizzata e relegata magari per anni allo stato onirico. Un lavoro che richiede grande serietà ed attenzione per i dettagli da parte della professionista chiamata a conquistare in poco tempo la fiducia del cliente.

Da evitare atteggiamenti scontati, frasi fatte o toni impostati da doppiatori di film per adulti di quart'ordine. Tutto si deve svolgere con eleganza e dinamicità, restando sé stessi, evitando di emulare fenomenologie comportamentali di false star continuamente pubblicizzate dai media. Un particolare questo da non sottovalutare. Un professionista, un imprenditore di livello, uno sportivo professionista non possono concedersi il lusso di perdere tempo nel tentativo di raggiungere un obiettivo che la professionista a cui si sono affidati non è in grado di offrirgli. Fin dalle prime battute dell'incontro il cliente deve sentirsi a tu per tu con chi può realmente dare corpo a pulsioni solo immaginate, colorare vivacemente prestazioni prima a tinta unita, rianimare la voglia di vivere e divertirsi che il ritmo frenetico degli affari ha fortemente compromesso nella persona.

Anche il modo di avvicinarsi all'altro costituisce una chiave d'accesso per penetrare la corazza preventiva che ogni essere umano porta con sé al momento di congiungersi, nel senso più concreto e profondo del termine, con un'altra persona. Chi si improvvisa, le false professioniste si tradiscono nel modo goffo di muoversi, indolenti nel rapportarsi con il cliente mentre guardano continuamente l'orologio quasi contassero i minuti di una prestazione che non va oltre il sapore di una sciapita minestra riscaldata. Chi si interfaccia con una vera professionista deve vibrare di piacere quando lascia il posto dell'incontro, sognare dello stesso durante il ritorno a casa o a lavoro, desiderare di rivivere un'esperienza tanto intenza da creare positiva dipendenza. *Il piacere nel lavoro aggiunge perfezione al compito che svolgiamo* : come fraintendere il messaggio di Aristotele che svela con poche pennellate il segreto del successo. Successo qualitativo e mai quantitativo, un principio su cui molte sedicenti operatrici del benessere dovrebbero compiere attenta riflessione".

 

Alfonso Maria Liguori

 

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